1956. Entra in funzione negli Stati Uniti il sistema di difesa aerea SAGE (Semi-Automatic Ground Environment), costituito da una rete radar collegata a un gigantesco elaboratore elettronico centrale. L 'elaboratore identifica automaticamente qualsiasi aereo o missile che superi le frontiere USA, ne calcola la rotta e predispone i mezzi di difesa più opportuni.
Eseguendo milioni di calcoli a velocità elettronica, l'elaboratore presenta secondo per secondo su speciali schermi la situazione di ciascuna area geografica, fornendo istantaneamente la posizione, la velocità e la direzione di ogni oggetto volante rilevato dalla rete radar e la disponibilità dei vari mezzi di difesa. I responsabili possono così decidere immediatamente la reazione alla minaccia, predisporre le armi più opportune e dirigere sull'obiettivo i caccia intercettatori. Uno speciale strumento a forma di pistola consente all'operatore di assegnare numeri di identificazione alle rilevazioni radar presentate sullo schermo.
Il "cuore" del Sistema SAGE è costituito da uno speciale elaboratore di 275 tonnellate, che identifica gli aerei nemici confrontando le informazioni raccolte dai radar con i piani di volo degli aerei americani registrati nella propria memoria.
La progettazione del sistema di difesa aerea SAGE anticipa molte soluzioni tecniche adottate successivamente su larga scala dagli elaboratori, quali la risposta in "tempo reale", la trasmissione e l'elaborazione di dati a distanza, l'impiego di unità video a raggi catodici.