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Gerardo Monizza - Creazione di un mito

di un’adesione verso i fatti che li hanno visti protagonisti, testimoni o certificatori ufficiali. Il “mito” ha inizio proprio per la sintonia particolare ed originale che i fatti di Tirano esprimono. Non va neppure dimenticato un passo del primo racconto del Libro dei Miracoli in cui si narra che, dopo aver inteso dell’Apparizione, tutti i notabili (Quadrio compreso), accompagnati dal curato Gregorio Omodei, partono da Tirano e arrivano all’orto indicato « ...per dare principio a questa sancta ecclesia, et cavando in el predicto sancto loco quasi per insina a sei braza in gioso, se trovò una code [pietra che si utilizza per affilare la falce] ...per signale como la pestilenzia si comensarà». Sul significato del ritrovamento di una code Remo Bracchi [In Contract n. 39 2004] propone di vedere una prova ulteriore dell’Apparizione. Iniziata la chiesa – come era stato predetto – la pestilenza «comenzò a cessare». Se il mito è un tipo di comunicazione simbolica che porta a credere (in un fatto, in una persona, in una entità soprannaturale) senza bisogno di prove e documenti storici, neppure basandosi sull’esperienza umana, ma solo accettando la fantasia creativa espressa da narrazioni incontrollabili, ebbene, Tirano è il luogo della creazione di un mito. Il Santuario della Madonna, in particolare, è il centro di tale opera.

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