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Conversazioni
- Sempre in missione militare? Cosa faceva?
- Traducevo in francese o in tedesco, secondo le disposizioni degli ufficiali, le norme per l'uso dei cannoni che in quel tempo abbiamo venduto alla Polonia. Erano cannoni dell'artiglieria di montagna, al cui corpo appartenevo io. Venivano smontati e trasportati in montagna a dorso di mulo. Un'arma da fuoco del genere veniva trasportata da sei o sette muli...
- E da Potsdam?
- Sono tornato in Italia; ma subito dopo mi hanno fatto partire per l'Albania. In Albania sono rimasto sei mesi. Poi sono ritornato definitivamente in Italia e congedato dal servizio militare.
- Di salute è stato sempre bene?
- Sono sempre stato bene, finchè anch'io mi sono ammalato di spagnola nel '18... È successo prima di andare al corso per allievi ufficiali... Sono stato a letto dieci giorni in un ospedale di Como, che in realtà era una scuola... Delle brande in una scuola... Io finii nella stanza dei morti!
- Come mai?
- Perché i malati morivano lì... Erano su una branda, in divisa... Non li spogliavano neanche... Io mi trovavo li perché avevo la febbre al massimo...
- La davano per spacciato...