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Conversazioni
- Sono d'accordo, sì, è così.
- Lei come definirebbe l'arte astratta?
- Un'arte che mira a fare delle opere di armonia formale e cromatica, come tutte le altre pitture che ci sono. Finora ci sono stati tre generi di pittura: la figura, il paesaggio e la natura morta; adesso se ne è aggiunto un quarto: la pittura astratta. Non c'è niente di straordinario. È una cosa semplicissima! Bisogna pensare che l'arte non figurativa o astratta, che è la stessa cosa, è sempre esistita da che mondo è mondo, e noi la chiamavamo pittura ornamentale, perché era fatta in gran parte da decoratori o da pittori falliti, per decorare un soffitto, una parete, ecc. Quindi non era una novità, salvo che era fatta da imbianchini, e non da artisti, perciò non veniva presa in considerazione, era una cosa da ridere: delle spirali, delle greche...
- Che differenza c'è, dunque, fra arte ornamentale e arte astratta?
- Nessuna differenza, se l'arte ornamentale è eseguita a regola d'arte. Anche un paesaggio è un ornato, anche un ritratto è un ornato, anche una natura morta è un ornato. È l'ornamento di un salotto sia un ritratto sia lo studio di un impressionista.