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Conversazioni
- E le valigie che Le aveva affidato la moglie di Marinetti, che fine hanno fatto?
- Le ha fatte ritirare lei stessa dopo qualche tempo. Erano lì, forse sigillate, nessuno le ha aperte, le sono state restituite come le aveva portate.
- I suoi rapporti con Marinetti quali erano stati?
- I nostri rapporti sono semplicissimi da dire: ho conosciuto e frequentato Marinetti quando ho esposto insieme con i futuristi alla Biennale di Venezia, dapprima da solo nel '40, e nella successiva insieme con Rho: tutt'e due le volte nel reparto che chiamavano "Il lazzaretto"... Era chiamato così dai nostri nemici, dai nemici del futurismo insomma... In fondo avevano ragione di chiamarlo "Il lazzaretto" perché Marinetti accettava tutti, non so con quale criterio, e c'erano dei pittori che non sapevano fare neanche un quadrato... Questa partecipazione alle Biennali di Venezia del '40 e del '42 con i futuristi non ha avuto più seguito, perché poi dalla terza volta, nel '48, non ho più esposto nella sala dei futuristi... Marinetti, del resto, era morto, ormai, pazienza...