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Conversazioni
- Quindi oggi ha lavorato?
- Sì, qualcosa faccio tutti i giorni. Però dipingo pochissimo perché mi stanco presto, faccio la quarta parte di quanto riuscivo a fare trenta o venti anni fa... Non posso far di più perché tutto è calato in me in quell'ora o in quelle due ore al giorno che dedico alla pittura. Adesso, con tutta l'esperienza che ho, risparmio tempo, naturalmente...
- Come nasce un'opera d'arte?
- L'opera d'arte nasce mentre l'autore è inconsapevole di quello che fa. L'autore tenta di far bene, ma non sa dove va a finire, non sa proprio come andrà a finire questa benedetta opera che ha in testa, che disegna... Fa un disegno, poi un altro, poi li confronta tra loro, poi ne ingrandisce uno, lo migliora. Poi a un certo punto lo dichiara finito. Ma è un mistero, per lui, questo procedere, perché non sa mai come andrà a finire...
- La pittura astratta, o meglio non figurativa, ha registrato nel suo lavoro artistico delle fasi, dei periodi particolari? Il discorso potrebbe partire dal momento in cui Lei preparava i bozzetti per le pitture e i pannelli della Casa del Fascio...
- Si, ci sono state delle fasi...
- Vogliamo ripercorrerle?